SOFIA (Semantic Open Framework Interpretative Analysis)
Pensare che la filosofia sia svincolata dalle dinamiche quotidiane in cui tutti siamo inseriti è un errore che non abbiamo mai fatto. Da questa consapevolezza nasce Sofia, metodo che individua uno spazio in cui filosofia del linguaggio e analisi linguistica si incontrano e si concentrano sulla moda e sui tipi di comunicazione che i brand adottano per rivolgersi al pubblico. Il presupposto da cui questo metodo parte è quello che la moda sia un linguaggio in grado di comunicare basandosi su un insieme di segni. Ferdinand De Saussure distingueva la lingua, che è un’istituzione sociale, un codice di cui l’individuo si serve per interagire con la propria comunità d’appartenenza, e la parola, che costituisce l’atto fonatorio che fa sì che la lingua venga declinata in maniera originale da chi se ne serve, permettendogli di avere un approccio creativo alla comunicazione. Applicare questo approccio al mondo del fashion significa analizzarlo sul piano del significante, della funzione del segno e del significato, portando in essere un metodo che intende ogni stilista e ogni brand come una lingua. Mediante l’individuazione di una serie di tratti semantici che riuscissero a coprire il campo di significati che contraddistinguono il linguaggio-moda e mediante il loro raggruppamento nelle sette famiglie semantiche di apparenza, creatività, passione, riconoscibilità, sofisticazione, stile e trasgressione, siamo giunti a scomporre le immagini che gli stilisti propongono nei loro elementi costitutivi, operazione che è stata successivamente integrata con una procedura in grado di condurre alla possibilità di misurare il linguaggio di ogni stilista su una scala valutativa. Dopo aver analizzato il fenomeno comunicativo nella moda nelle sue parti lo si è analizzato nel suo insieme, fino ad arrivare alla sintesi numerica del significato della comunicazione in esame, la quale, fa sì che tali risultati aritmetici possano essere tradotti in una vera e propria intellettura filosofica.