Con giugno, i marchi devono evitare i luoghi comuni e creare contenuti e campagne che mostrino un sostegno inequivocabile alla comunità LGBTQ+. Raccontando storie che cambiano la conversazione culturale, i marchi possono creare un mondo in cui la comunità LGBTQ+ è sostenuta, celebrata e protetta. Ecco 10 cose da tenere a mente quando si pianifica una campagna di marketing per il Mese del Pride.
Evitare il “lavaggio dell’arcobaleno”
La comunità LGBTQ+ ha un potere d’acquisto in Italia di circa 34 miliardi. Sfortunatamente, questo ha ispirato molte aziende a mettere una bandiera arcobaleno sui loro canali durante il Mese del Pride, per poi dimenticarsi prontamente della comunità non appena arriva luglio. I consumatori possono facilmente distinguere tra i marchi che sono partner autentici nella lotta per l’uguaglianza e quelli che cercano solo di fare soldi facili. Chiarite che il vostro sostegno alla comunità LGBTQ+ non è limitato a un mese e non è solo a scopo di lucro. Impegnatevi a essere una parte del movimento, non un momento.
Assicuratevi che ci sia una rappresentanza nella stanza delle decisioni
La diversità e l’inclusione sono elementi essenziali per ideare una campagna di marketing nel mese del pride. A cominciare da chi si trova nella stanza in cui si prendono le decisioni. Scegliete un’agenzia certificata o chiedete consulenza a persone attive sul fronte dei diritti LGBT. L’autenticità deve essere un elemento centrale delle campagne di marketing Pride, dal team interno, al progetto, al messaggio. Assumete le persone giuste per raccontare la vostra storia e impegnatevi ad ascoltare e imparare da loro.
Rappresentate una fetta più ampia della società nella vostra campagna marketing per il pride
Le esperienze di un gay bianco di New York con un alto reddito sono molto diverse da quelle di una donna asiatica trans a basso reddito. Evitate di fare marketing solo per i maschi bianchi privilegiati immaginando campagne che includano l’intera comunità.
Date vero sostegno alla comunità LGBTQ+
La comunità LGBTQ+ merita di essere pienamente sostenuta nel suo tentativo di vivere una vita sicura, appagante e felice. Se da un lato è importante che le persone prendano posizione a livello individuale, dall’altro è essenziale che i marchi mostrino un’autentica alleanza. I brand hanno l’opportunità unica di stimolare le conversazioni e cambiare le percezioni creando campagne di marketing inclusive che celebrano l’esperienza LGBTQ+. State dalla parte della comunità non solo in linea di principio, ma anche nella pratica. Impegnatevi nel lavoro quotidiano di trasformazione sociale. Fate donazioni alle organizzazioni LGBTQ+, sostenete la legislazione a favore delle persone LGBTQ+ e create campagne diversificate durante tutto l’anno.
Sostenete i vostri dipendenti
Produrre una campagna di successo per il Mese del Pride è irrilevante se prima non si coltiva un ambiente di lavoro in cui i dipendenti LGBTQIA+ si sentano sicuri e apprezzati. Assumete persone che promuovano l’uguaglianza nella pratica e non solo nella teoria. Promuovete un ambiente sicuro in cui imparare, crescere e fare domande. Create una politica di tolleranza zero per battute e commenti sprezzanti. Chiedete un feedback su come migliorare per garantire che i dipendenti siano sempre al sicuro e supportati sul lavoro.
Scegliete il linguaggio giusto per la vostra campagna di marketing per il mese del pride
Quando scrivete un testo, fate scelte deliberate e studiate con attenzione. Evitate di usare un linguaggio di genere. Raccogliete le opinioni dei vostri dipendenti che fanno parte della comunità o dei consulenti per assicurarvi che il messaggio venga recepito come previsto. La scelta del linguaggio e dei testi è un aspetto cruciale di qualsiasi campagna di marketing, ma soprattutto quando si tratta di una comunità che spesso viene etichettata in modo errato.
Normalizzare le esperienze
Uno dei modi più efficaci con cui i marchi promuovono l’accettazione è la realizzazione di campagne di marketing che normalizzano l’esperienza LGBTQ+. Per esempio, la pubblicità del 2019 di Gillette su un padre che insegna al figlio trans a radersi per la prima volta è stato un potente esempio di amore e accettazione. I video su persone ed esperienze reali possono rimodellare la narrazione, cambiare la conversazione e portare a una trasformazione duratura.
Collaborate con organizzazioni non profit e influencer LGBTQ+
Scegliete un influencer LGBTQ+ per diffondere il messaggio sui social media. Dimostrate una vera alleanza collaborando con le organizzazioni non profit che amplificano le voci LGBTQ+.
Assicuratevi che il prodotto finale sia rappresentativo
La comunità LGBTQ+ è varia e diversificata, quindi assicuratevi che nella vostra campagna di marketing siano rappresentate quante più persone possibile. Per celebrare il Pride del 2019, la rivista Paper ha messo in copertina Aaron Rose Philip, un modello trans nero nato con una paralisi cerebrale. Altri marchi possono seguire l’esempio assumendo modelli di ogni tipo di corpo ed etnia.
Fate in modo che la vostra campagna marketing per il mese del pride possa ispirare un vero cambiamento
Essere gay è ancora illegale in circa 70 Paesi del mondo. I marchi possono essere un faro di speranza in quei mercati pubblicando campagne che promuovono l’accettazione. Nel 2017, Absolut Vodka ha creato una campagna chiamata 72 Kisses per incoraggiare quei Paesi a legalizzare le relazioni tra persone dello stesso sesso. La campagna presentava foto di coppie che si baciavano per celebrare il diritto delle persone ad amare chi vogliono. Mostrare il sostegno alle persone LGBTQ+ in luoghi dove potrebbe essere vietato può ispirare altre aziende a essere più coraggiose.
Un messaggio autentico a sostegno della comunità può anche contribuire a gettare le basi per il cambiamento. Ricordate che la lotta per l’uguaglianza non è un momento unico. I marchi hanno una notevole capacità di influenzare l’opinione pubblica e devono impegnarsi a usare questo potere per creare un mondo più giusto, equo e corretto per tutti.