Il caso che coinvolge Chiara Ferragni e la Balocco, incentrato sul celeberrimo pandoro benefico, è al centro dell’attenzione mediatica. Quali gli errori di comunicazione commessi dalla Ferragni?

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha inflitto una sanzione di un milione di euro alla Ferragni e alla casa dolciaria. Questo a seguito della campagna promozionale del “Pink Christmas”, il pandoro che avrebbe dovuto sostenere l’ospedale Regina Margherita di Torino per la ricerca sui cancri osteosarcoma e sarcoma di Ewing. Tuttavia, Balocco aveva già devoluto la somma per la ricerca a maggio 2022.

La pubblicità è stata considerata ingannevole. Fenice e TBS Crew, gestori dei marchi di Chiara Ferragni, insieme a Balocco, hanno fatto credere che l’acquisto del pandoro contribuisse alla donazione. In realtà la cifra era già stata donata. Questo ha portato all’Antitrust ad infliggere la multa.

Le indagini hanno rivelato che le aziende hanno promosso il “Pandoro Pink Christmas” come un modo per sostenere la ricerca, pur avendo già effettuato la donazione. La sanzione da un milione di euro è stata emessa per pubblicità ingannevole. L’Antitrust ha sottolineato le false rappresentazioni nel comunicato stampa, sui pandori stessi e sui canali social di Chiara Ferragni.

Il caso ha evidenziato analogie con un episodio precedente riguardante le uova di Pasqua. L’azienda CerealiItalia, proprietaria del marchio Dolci Preziosi, è stata coinvolta in una campagna benefica, in cui la Ferragni avrebbe incassato più di un milione di euro, sollevando preoccupazioni simili.

Reazioni e conseguenze

In risposta alle critiche, Chiara Ferragni ha pubblicato un video di scuse su Instagram, dichiarando di devolvere un milione di euro in beneficenza. Tuttavia, la sua presentazione senza trucco e la scelta di colori neutri hanno suscitato ulteriori discussioni, mentre il gesto è stato accolto con scetticismo.

Il marito di Ferragni, Fedez, ha difeso la moglie, affermando che ha pagato di tasca propria e chiedendo se i politici agirebbero in modo simile. Nel frattempo, il magistrato Valerio de Gioia ha indicato che l’esposto del Codacons potrebbe essere archiviato, sottolineando la differenza tra truffa aggravata e pratica commerciale scorretta.

Il caso ha provocato reazioni accese sui social, con Giorgia Meloni che ha criticato la Ferragni durante una convention. Le conseguenze reputazionali di questo episodio rimangono significative, con osservatori che notano l’impatto negativo sulla percezione pubblica della Ferragni.

Gli Errori di comunicazione di Chiara Ferragni nel Video di Scuse

Dopo un periodo di silenzio, Chiara Ferragni è tornata sui social con un video di scuse riguardante il controverso caso Balocco. L’imprenditrice ha riconosciuto di aver commesso un “errore di comunicazione” legato all’iniziativa del pandoro benefico.

Nonostante il video sia arrivato in ritardo, è stato un passo necessario. Tuttavia, il tono commosso e le lacrime, hanno ricevuto molte critiche. Una presentazione più decisa sarebbe stata più efficace. Inoltre Chiara non ha fatto nessun riferimento al precedente caso delle uova di Pasqua, fornire spiegazioni più approfondite sarebbe stato utile.

Di base, l’errore di comunicazione è stato proprio non essere chiari sulla natura commerciale dell’iniziativa e mescolarla con la beneficenza, senza essere del tutto trasparenti.

Difficile dire se Chiara Ferragni abbia gestito correttamente la comunicazione in questo momento di crisi. Non si può sapere mentre la crisi è in atto. È una crisi in divenire. Da un punto di vista strettamente numerico, c’è stato un calo di poche migliaia di follower, che sono comunque una briciola rispetto alla totalità.

In fondo, non è la prima volta che la coppia commette un passo falso. Alla lunga gli scivoloni sono stati recuperati in modo abile. Basti pensare ai video del compleanno di Fedez nel supermercato. Oggi in quanti se ne ricordano? Bisogna essere bravi a mettere in evidenza altro. Il passato ci insegna che la macchia sul personaggio resta se qualcuno aveva già un dubbio, su quel personaggio, su quell’azienda. Ma potrebbe verificarsi anche l’effetto opposto. Qualcuno che non ha mai considerato Chiara Ferragni perché lontana dal suo mondo che ora la vede in modo diverso. Perché ci vuole coraggio ad ammetter di avere sbagliato.

C’è anche chi parla di plagio

Il video di scuse pubblicato da Chiara Ferragni è stato oggetto di dibattito a causa delle presunte somiglianze con quello di un’altra influencer, Salma Shawa, un’attivista palestinese. I dettagli, come i capelli raccolti senza molta cura, il trucco leggero e un maglione grigio poco vistoso, sembrano essere “ispirati” al video dell’attivista. Tuttavia, la sostanziale differenza risiede nel contenuto del messaggio: mentre la Ferragni chiede perdono per gli errori di comunicazione legati al pandoro Balocco, Shawa parla delle complesse condizioni a Gaza.

L’osservazione delle similitudini è stata inizialmente sollevata da Dagospia, aggiungendo ulteriore pressione su Chiara Ferragni, già alle prese con giornate complesse e delicate. La situazione difficile è dimostrata anche dai dati, che indicano una perdita di oltre 94mila follower sul profilo Instagram della Ferragni in meno di una settimana.

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