In risposta alle recenti controversie, conosciute come “Pandoro Gate,” che hanno scosso il mondo del marketing, in particolare quello digitale, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha emesso nuove linee guida sull’Influencer Marketing.
Il Garante per le Comunicazioni ha delineato nuovi parametri e regole che disciplineranno la comunicazione sui social network. Le sanzioni, variano da 10mila a 250mila euro per la trasparenza pubblicitaria e da 30mila a 600mila euro per la tutela dei minori.
Le nuove direttive
Le nuove direttive di AGCOM richiedono agli Influencer di conformarsi al Testo Unico sui Servizi di Media Audiovisivi, trattandoli come editori. Tale riferimento è cruciale per comprendere il divieto, più o meno esplicito, di contenuti che promuovano violenza, odio, discriminazione, o una scorretta rappresentazione della figura femminile. È previsto un adattamento delle regole esistenti, compito affidato al Tavolo Tecnico, mentre i dettagli e i contorni delle nuove norme saranno definiti in seguito.
Le nuove linee guida, rese pubbliche il 16 gennaio, impongono il rispetto delle disposizioni del Testo Unico sui servizi di media audiovisivi da parte degli influencer, introducendo nuovi obblighi. Tuttavia, la definizione di chi sia considerato un influencer è complessa, e AGCOM si riserva il diritto di riesaminare la definizione in seguito all’applicazione delle nuove norme.
Gli influencer, secondo l’Agcom, svolgono un’attività economica e devono avere un impatto rilevante su una porzione significativa di pubblico, con un legame stabile ed effettivo con l’economia italiana. Le linee guida si applicano solo agli influencer che soddisfano determinati requisiti, che includono aspetti quantitativi e qualitativi. La definizione di influencer è in continua evoluzione, comprendendo una vasta gamma di figure come vlogger, streamer, creator, uploader, talenti, brand ambassador, celebrità, e altri.
I parametri
I requisiti qualitativi richiedono che l’obiettivo principale del servizio offerto dagli influencer sia la produzione di contenuti in grado di generare reddito attraverso accordi commerciali o monetizzazione sui social media. Inoltre, i contenuti devono essere rivolti esplicitamente agli utenti italiani e raggiungere un vasto pubblico.
A livello quantitativo, gli influencer sono suddivisi in categorie “professionali” e “amatoriali.” Gli influencer professionali devono avere almeno un milione di follower, pubblicare almeno 24 contenuti all’anno e mantenere un elevato coinvolgimento degli utenti su almeno una piattaforma. Gli influencer amatoriali, che non raggiungono tali numeri, devono comunque rispettare alcune disposizioni del Testo Unico.
Le nuove regole prevedono che la comunicazione sui social dovrà evitare tecniche subliminali, rispettare le norme sulla trasparenza pubblicitaria, e aderire ai regolamenti dell’Agcom e dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria. Gli influencer dovranno garantire la presentazione veritiera dei fatti e contrastare la disinformazione online.
Cosa aspettarsi
Queste linee guida sono considerate un punto di partenza e non di arrivo. Un tavolo tecnico sarà istituito, coinvolgendo associazioni di influencer, piattaforme di condivisione di video, social media e agenzie di influencer marketing, per definire ulteriori misure e modalità che garantiscano il rispetto delle norme. La strada per regolamentare l’influencer marketing è ancora lunga, ma questo rappresenta un primo passo significativo.
Se siete interessati alla direttiva completa, potete consultarla o scaricarla a questo link.