Con l’anticipazione di TikTok Music, la società madre ByteDance si sta espandendo costantemente in ogni forma di intrattenimento, e i podcast potrebbero essere i prossimi. ByteDance distribuisce già i podcast di Libsyn e Acast attraverso la sua app di streaming musicale Resso, attualmente disponibile solo nei mercati emergenti. TikTok ha essenzialmente padroneggiato l’unico strumento di cui la musica, i podcast e tutto l’intrattenimento hanno disperatamente bisogno: la scoperta. Grazie alla sua presa sul pubblico della Gen Z, potrebbe essere l’app che porterà i podcast al mainstream.
TikTok può centralizzare la scoperta e l’ascolto
Il pubblico dei podcast è sempre più frammentato e di nicchia, rendendo difficile la costruzione di un pubblico di massa per ogni singolo podcast. Tuttavia, TikTok ha la capacità unica di raggiungere sia il pubblico di nicchia che quello mainstream grazie al suo feed incentrato sulla scoperta e all’algoritmo iper-targettizzato. I creatori di podcast utilizzano già TikTok per promuovere i loro programmi e raggiungere un pubblico più ampio, e le clip audio dei podcast diventano abitualmente virali sulla piattaforma. Se TikTok creasse uno spazio dedicato ai podcast all’interno di TikTok Music, offrirebbe uno spazio per la scoperta e l’ascolto. TikTok potrebbe essenzialmente eliminare il divario tra una piattaforma di streaming di podcast e un’app di scoperta, creando un’esperienza più snella sia per i creatori che per gli ascoltatori, così come fa per la musica.
Forse ancora più importante, TikTok potrebbe capitalizzare l’ascesa dei podcast video fornendo ai creatori gli strumenti per contribuire ad ampliare ulteriormente il loro pubblico. Soprattutto con l’ingresso ufficiale di YouTube nel mercato dei podcast, i podcast video stanno diventando un nuovo campo di gioco in cui TikTok è ben posizionato.
Aumentare il fascino dell’audio per la Gen Z
L’intrattenimento di lungo formato come i podcast si trova ad affrontare la sfida unica di guadagnare ascoltatori. Soprattutto i più giovani, che – ironia della sorte, grazie soprattutto a TikTok – si sono abituati a consumare contenuti in formati da 30 secondi. I podcast hanno bisogno di una spinta tra la generazione Z, dato che solo il 21% dei giovani tra i 16 e i 19 anni ascolta i podcast. Spotify, che ha avuto difficoltà con la generazione Z, sta modificando la sua schermata iniziale per renderla più simile ai social e ha persino assunto un ex dirigente di TikTok, Bryan Thoensen, come responsabile dei contenuti e della comunità per il suo team di podcast.
I talenti dei podcast mainstream, come Joe Rogan e Alex Cooper, si rivolgono principalmente a un pubblico di millennial più anziani, mentre i talenti dei podcast della Gen Z, come Emma Chamberlin, non fanno accordi con le piattaforme di streaming. TikTok ha l’opportunità di ispirare una nuova generazione di creatori di podcast, ispirando così una nuova generazione di ascoltatori di audio. La questione è se i formati più lunghi saranno apprezzati dal pubblico di TikTok, che è stato addestrato ad aspettarsi clip brevi.
ASCOLTARE I PODCAST SU TIKTOK: ARRIVA UNA FEATURE AD HOC
Grazie alla nuova feature si possono creare e condividere su TikTok brevi clip video contenenti il link al feed RSS dove si trovano gli episodi del podcast. Chiunque si imbatta in tale link su TikTok può ascoltare, così, uno o più episodi per intero senza mai uscire dall’applicazione.
I vantaggi sono molteplici sia per i podcaster e sia per gli appassionati di podcast che, suggeriscono i numeri, sono sempre di più a livello globale. Condividendo i propri podcast su TikTok i primi hanno la possibilità di rivolgersi a una platea molto ampia di potenziali ascoltatori dando più visibilità ai propri contenuti, quindi, e aumentandone quella che in gergo è detta “discoverability”, ossia la probabilità che siano scoperti da nuovi ascoltatori. Agli amanti dei podcast che frequentano l’applicazione, invece, la nuova funzione per i podcast su TikTok promette non solo la possibilità di scoprire nuovi prodotti audio in linea con i propri gusti, ma anche e soprattutto quella di poterli ascoltare senza interrompere quello che stanno facendo sull’app e, cosa più importante, senza mai uscirne.